Chiamaci

Telefono: +39 0872 49182 Mobile: +39 371 1165 678

Orari di apertura

Lunedi al Sabato:  9:00 - 20:00 (orario continuato)

Prenotazioni

Contattaci per prenotare una visita

Orari di apertura

Lunedi al Sabato:  9:00 - 20:00 (orario continuato)

Prenotazioni

Contattaci per prenotare una visita

Endodonzia

L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa dei tessuti interni dei denti danneggiati, con lo scopo di curare e preservare i denti che hanno subito gravi danni causati da infezioni o necrosi, al fine di rimandare l’estrazione o la sostituzione degli stessi con un impianto.

 

Quando bisogna intervenire con un intervento di endodonzia?

 

Si rende necessario intervenire quando la polpa del dente, ovvero il nervo, è danneggiata per varie motivazioni. La polpa è la parte più interna del dente ed è contenuta all’interno della camera dura, che la protegge da infezioni batteriche, e si compone di una serie di nervi e vasi sanguigni. Bisogna intervenire nel caso di fastidio prolungato, sensibilità eccessiva al caldo e al freddo, discromie e gonfiori. Tra i motivi per i quali è necessario un tempestivo intervento possiamo menzionare:

  • lesioni da carie penetrante o profonda con relativa contaminazione batterica;
  • granuloma ovvero infezione che si dilaga oltre l’estremità della radice del dente provocando degli ascessi;
  • morte della polpa dentale;
  • lesione traumatica;
  • riabilitazione protesica particolare.

In cosa consiste l’intervento di endodonzia e come avviene?

 

Durante l’operazione si interviene per sostituire il nervo con un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, in modo da ridare vita al dente.

Approfondiamo le fasi dell’intervento.

Dopo aver effettuato l’anestesia locale si procede con:

  • ricostruzione provvisoria della corona dentale per l’eliminazione delle carie;
  • isolamento del campo operatorio con l’utilizzo di una diga di gomma che consente di lavorare in un ambiente pulito, di dare maggiore visibilità ai denti su cui si deve intervenire e di migliorare l’adesione dei materiali utilizzati;
  • apertura della camera pulpare e reperimento dei canali radicolari;
  • radiografia;
  • lavaggi con ipoclorito di sodio per sterilizzare e pulire il campo dentale di lavoro;
  • otturazione canalare e ricostruzione della corona;
  • radiografia di controllo;
  • installazione di eventuale protesi fissa.

Trattandosi di un intervento ambulatoriale viene svolto in giornata e in totale relax per il paziente, che non sentirà nulla grazie all’anestesia.

 

Quali denti possono essere trattati endodonticamente?

 

Non vi sono particolari limiti: tutti i denti possono essere trattati endodonticamente se presentano le condizioni necessarie per l’intervento. L’intervento risulterà più difficilmente eseguibile in caso di canali radicolari non accessibili, radice fratturata o mancanza di un adeguato sostegno osseo.

Oggi comunque le moderne tecnologie consentono di superare tali difficoltà e di intervenire su tutti i denti. Qualora invece non si potesse in alcun modo fare ricorso a questa tipologia di intervento, l’unica alternativa è l’estrazione del dente e la conseguente applicazione di un impianto o di un ponte.

 

Ritrattamento canalare ed endodonzia chirurgica

 

Alcuni denti trattati endodonticamente potrebbero avere bisogno di un nuovo intervento anche a distanza di anni. In questi casi si procede riaprendo il dente per accedere al materiale di riempimento del canale radicolare, si disinfettano nuovamente i canali e si esamina l’interno. Dopo aver effettuato un attento esame al microscopio si può procedere come se il dente non fosse mai stato trattato prima. In altri casi invece si potrebbe procedere con l’installazione di un ponte o di un impianto o ricorrendo all’endodonzia chirurgica. La chirurgia permette di analizzare la radice del dente e di identificare lesioni e problemi non riscontrati durante l’intervento in studio.

 

Cosa fare dopo l’intervento di endodonzia?

 

Il post-intervento non prevede cure particolari, se non una maggiore attenzione all’igiene orale sia a casa con l’utilizzo di spazzolino e filo interdentale sia con periodici controlli dal dentista. In caso di disturbi prolungati consultare il proprio medico e ricorrere a comuni antidolorifici.